venerdì 5 aprile 2024
RINASCIMENTO: la danza delle idee di Donato Di Poce (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Questo libro di Donato Di Poce, RINASCIMENTO: La danza delle idee, in perfetta sintonia con lo spirito Rinascimentale è al contempo, un libro storico, didattico, didascalico, critico, Enciclopedico e CreAttivo con un’entusiasmante, capitolo finale sul Rinascimento nell’Arte Contemporanea. Il Rinascimento è stato caratterizzato dicevamo da una vera e propria Danza delle Idee, arricchita e impreziosita dalla sperimentazione e dalla multidisciplinarietà degli artisti e poeti (Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Piero della Francesca, Macchiavelli, Poliziano, Alberti, Ficino, Vasari etc…che erano poliedrici, creativi, innovatori) e uomini di cultura e dal fatto che le Accademie e nelle botteghe degli artisti si confrontavano e contaminavano idee, tecniche, filosofie, religioni. Si approfondirono in questo periodo gli studi delle altre religioni, della Filologia, dell’Astrologia, Archeologia, Matematica.
giovedì 4 aprile 2024
Il segugio - Il nuovo caso del commissario Cantelli di Franco Serra ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La principale caratteristica dell’acqua è quella di portare vita, ma non è sempre e soltanto fonte di nutrimento. Può diventare anche portatrice di distruzione quando si impone con la forza sulla natura circostante, o messaggera di morte se la malvagità dell’uomo le consegna il risultato delle proprie nefandezze. Riuscirà il commissario Cantelli a districarsi in questo nuovo caso senza lasciarsi fuorviare dalle tante informazioni raccolte? E alla fine della storia, che cosa avrà prevalso in questa tragedia? L’odio, la pazzia, l’indifferenza, la casualità, o vinceranno gli impulsi irrazionali dell’amore?
mercoledì 3 aprile 2024
Esce tradotto e a cura di Paolo Galvagni I versi migliori si sciolgono nell’aria di Stanislav Bel’skij
Esce tradotto e a cura di Paolo Galvagni I versi migliori si sciolgono nell’aria di Stanislav Bel’skij. “La tremenda guerra, dispiegata dalla Russia in Ucraina, ha una vittima poco notata. Proprio adesso cessa di esistere la poesia russofona di Ucraina. Gli autori, che nell’ultimo decennio l’hanno trasformata in un fenomeno unico, particolare – lo spazio del dialogo tra due tradizioni nazionali ricche ed eterogenee – uno dopo l’altro passano alla lingua ucraina, ammettendo che il dialogo non è riuscito. Ma se questo dialogo è destinato a svuotarsi, Stanislav Bel’skij probabilmente sarà colui che lo lascerà per ultimo e chiuderà dietro di sé la porta. In parte ciò è dovuto al fatto che proprio Bel’skij è stato il più attivo in Ucraina a tradurre in russo i poeti contemporanei ucraini, e anche oggi sulla sua pagina Facebook i più recenti versi militari dei leader della poesia ucraina appaiono in lingua russa alcune ore dopo la pubblicazione degli originali. Ma non si tratta solo di questo.” (dalla prefazione di Dmitrij Kuz’min – critico letterario)
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