martedì 28 novembre 2023

Covid, c’è una forte relazione con le polveri sottili: lo dice l’Enea e quindi ...

Un recente studio dell'Enea ha evidenziato una forte relazione tra le polveri sottili (PM2.5) e il Covid-19. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, ha utilizzato simulazioni di dinamica molecolare per studiare l'interazione tra le polveri sottili e la proteina Spike del virus.

I risultati dello studio hanno mostrato che le polveri sottili possono facilitare l'ingresso del virus nelle cellule umane. La proteina Spike del virus è in grado di legarsi a recettori presenti sulla superficie delle cellule umane. Le polveri sottili possono aumentare l'affinità della proteina Spike per questi recettori, rendendo più facile al virus di infettare le cellule.

Lo studio ha anche mostrato che le polveri sottili possono danneggiare le cellule umane, rendendole più vulnerabili all'infezione da Covid-19. Le polveri sottili possono danneggiare la membrana cellulare e il DNA, rendendo le cellule più suscettibili all'attacco del virus.

I risultati dello studio dell'Enea suggeriscono che le polveri sottili possono essere un fattore di rischio per l'infezione da Covid-19. Le persone che vivono in aree con alti livelli di polveri sottili hanno un rischio maggiore di contrarre il virus e di sviluppare una forma grave della malattia.

Lo studio dell'Enea è stato condotto da un team di ricercatori del Laboratorio Salute e Ambiente dell'Enea, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università di Roma Tor Vergata.

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