sabato 30 marzo 2024
Onirico blues di Valeria Dal Bo (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani) edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Dal sogno alla coscienza del vivere, un viaggio dentro l’illuminazione della mente. Un giro di trasferimenti dall’illusione alla concretezza del vissuto. Le poesie, o piuttosto i racconti poetici, di Valeria Dal Bo, in questa raccolta Onirico blues, sono una successione di immagini. La sorgente sono i sogni. Il mezzo di trasporto nella vita reale sono le parole. Non è però una questione di contenuto, è soprattutto una questione di ritmo. Un ritmo che scivola tra desiderio e contraddizione. Sarebbe facile disturbare Freud o i suoi discepoli, in particolare Jung. Ma non serve questa mediazione. Le immagini fissate nell’album delle possibilità tra vita e morte parlano, raccontano violenze non rivelate, paure subite, analisi autogestite nel risalire verso la superficie dell’esistenza. Un continuo rapporto con la chiusura o apertura delle porte. E l’improvviso cambiamento di condizione con l’opportunità di uscire “a rivedere le stelle” di nuovi desideri, di nuove soste e di nuove ripartenze. (Ottavio Rossani)
Con una nota di Giampiero Neri
venerdì 29 marzo 2024
Lirica Oscura di Mario Contino ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Una lirica irriverente ma non potrebbe essere diversamente poiché rappresenta lo specchio vivo di un’intelligenza solitaria, tutta protesa verso una ricerca di simboli e significati che non stanno nella superficie dei fenomeni ma che scava con unghie dure sotto le apparenze. Vengono così a sgretolarsi marmoree certezze, vengono ad aprirsi occulti varchi dimensionali che palesano con inusitato pragmatismo i recessi più profondi e misteriosi della realtà. (dalla prefazione di Ciliberti Galliano)
È un lavoro completamente diverso e nuovo quello dell’autore Mario Contino che con la sua “lirica oscura”, scritta durante il periodo di isolamento causa Covid 19, accompagna il lettore in un viaggio nei meandri più silenziosi e nascosti del suo animo. È lui questa volta a scendere in campo e a mettersi in discussione mettendo nero su bianco le emozioni più dure che come in una pentola a pressione esplodono sotto forma di parole forti e lontane dal linguaggio composto e quasi didattico a cui siamo abituati. (dalla post fazione di Carbonara Pierangela)
giovedì 28 marzo 2024
STALKING: Storie di un crimine ordinario di Antonio Russo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Antonio Russo è nato a Tricase il 7 marzo 1970 e risiede a Maglie, in provincia di Lecce. Impiegato statale di professione, è esperto in ascolto e sostegno alle vittime di violenza. Dopo aver conseguito il diploma di perito elettronico, Antonio Russo, il 24 giugno 2017 ha ricevuto honoris causa la laurea in Scienze Sociali dall’Accademia Santa Fides per poi conseguire il titolo di dottore in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università Niccolò Cusano presso la quale ha conseguito il Master di I livello in “Criminologia e Sicurezza temporanea. Un ulteriore titolo di studio e formazione è stato conseguito nel maggio 2020 con il Master accademico di I livello in “Socio-counselling nutrizionale, approccio olistico per esperti sociali della nutrizione consapevole” il quale è stato rilasciato dall’Associazione Sociologi Italiani. Antonio Russo ha ricevuto un attestato di competenza in “Analisi e crimini violenti” ed è stato encomiato con la certificazione dell’Accreditation Training “Criminal Profiling Stalking e Femminicidio”. Autore dei libri “Stop allo Stalking... Come difendersi” (2017); “Stalking – La Gabbia” edito da IQdB Edizioni (2018); “Stalking: sconfiggerlo si può” edito IQdB Edizioni (2019). Ha ricevuto ben quattordici menzioni e premialità nazionali ed internazionali tra le quali quella del Panorama Internationale Litterature per il quale si è classificato unico vincitore italiano. Ha, altresì, ricevuto il Premio Mondiale per la non-violenza al Golden di Galatea 2022. Moltissimi sono i riconoscimenti per il suo impegno sociale.
In copertina: Senza via d’uscita, un’opera di Paola Scialpi
martedì 26 marzo 2024
Pietra Rotta di José Ramón Ripoll (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Tutto è desolazione tra la bruma // che sfuma il pellegrino nel paesaggio dell’essere e il non essere,// però ha già udito l’origine nel tuo centro // e ha citato il tuo nome, pietra rotta” (José Ramón Ripoll)
José Ramón Ripoll (Cadice, 1952), poeta, scrittore e musicografo, ha svolto un'ampia opera di divulgazione musicale e letteraria attraverso la radiofonia spagnola, le università e diversi media specializzati. Dalla sua fondazione nel 1991, è direttore di RevistAtlántica de poesía, una pubblicazione dedicata alla promozione della poesia iberoamericana e internazionale. È autore di diversi libri di poesie, tra cui La Tauromaquia (1979), Sermón de la barbarie (1981), El humo de los barcos (Visor, Madrid, 1983), Las sílabas ocultas (Renacimiento, Siviglia, 1991) e Niebla y confín (Visor, Madrid, 2000), Hoy es niebla (Visor, Madrid, 2002), Estragos de la guerra (Editores del Centro de Arte Moderno, Madrid, 2011), Piedra rota (Tusquets, Barcellona, 2013) e La lengua de los otros (Visor, Madrid, 2017). Diverse antologie della sua poesia sono state pubblicate in Colombia, Messico e Spagna, quest'ultima con il titolo La sombra de nombrar (Renacimiento, Siviglia, 2020). Ha inoltre pubblicato numerosi articoli, saggi e monografie letterarie e musicali, molti dei quali dedicati allo studio del rapporto tra musica e poesia, tra i quali: Variaciones sobre una palabra; Cantar del agua; El son de las palabras; Poesía en música.
Immagine di copertina: Piedralma @ Juliana Serri
Traduzione di Gianni Darconza
lunedì 25 marzo 2024
sabato 23 marzo 2024
Costruire un cubo di carta in solitudine: Poesie scelte di Jon Andión (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
JON ANDIÓN (Madrid, 1984) è nato in una famiglia profondamente legata alla cultura, appassionandosi alla musica, alla letteratura e all'arte fin da bambino. Figlio di un cantautore ha studiato al Lycée Français di Madrid e ha conseguito le lauree in Giurisprudenza e in Scienze Politiche e dell'Amministrazione presso l'Università Carlos III di Madrid. Ha vissuto a Roma, dove ha studiato legge e lavorato nel mondo dell'arte per l'ufficio mecenatismo dei Musei Vaticani, oltre che a Los Angeles, in California, dove ha conseguito un Master in Diritto dello Spettacolo e Business presso la University of Southern California lavorando anche come consulente in materia di cinema e musica. È poliglotta e musicista. Attualmente lavora in una società di produzione audiovisiva di Madrid. Ha pubblicato "Palabras Invisibles" (Huerga & Fierro Editores, Spagna, 2011), "Soñar" (Huerga & Fierro Editores, Spagna, 2014), "Entre Cosas Salvajes" (Ediciones Perro Azul, Costa Rica, 2015),"La Mirada Abierta" (Casa de Poesía, Costa Rica, 2017), "El Sonido del Vigía" (Huerga & Fierro Editores, 2018) e "El Calor Oculto de las Cosas Rotas" (El Rayo Azul. Huerga & Fierro Editores, 2023). Dal 2012 partecipa anche a incontri letterari e festival di poesia, sia a livello nazionale che internazionale, come Cosmopoetica e il Festival Internazionale di Poesia della Costa Rica, e sue poesie sono pubblicate su riviste letterarie come Barcarola
Immagine di copertina: “Composition” di Liubov Popova
Poesie tradotte in italiano da Jon Andión
Revisione dei testi a cura di Laura Garavaglia
venerdì 22 marzo 2024
Per esempio, un Uomo di Pierfrancesco Gatto (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La poesia di Pierfrancesco Gatto è, a mio avviso, più che un'esperienza di lettura, un'esperienza sensoriale. Leggendo, ci si rende conto che il tentativo di comprendere praticamente i contenuti di questi scritti, porterebbe ad una snaturazione degli stessi, proprio perché ricchi di una espressività inspiegabile. Temi ricorrenti si ritrovano nella descrizione di paesaggi e luoghi del nostro Sud, come il mare e la stessa Copertino, paese in cui vive lo scrittore. Si nota, inoltre, una ricorrente inquietudine che salta fra la decadente materialità corporea e la ricerca di un benessere esistenziale che sia oltre... Oltre cosa? Forse è proprio questa la ricerca costante che Pierfrancesco racconta con la sua poesia: credo che voglia ricercare solo la leggerezza, quella essenziale dell'essere, che vada oltre il peso del corpo, oltre il pensiero della vita, oltre l'imbarazzante, giornaliero sfiorare della morte, in ogni sua forma; oltre l'annichilimento delle tradizioni, oltre il volere, oltre Dio. (dall’introduzione di Maurizio Leo)
L’immagine in copertina è stata realizzata da Giada Rosafio per la raccolta di versi di Pierfrancesco Gatto
lunedì 18 marzo 2024
Per esempio, un Uomo di Pierfrancesco Gatto (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
La poesia di Pierfrancesco Gatto è, a mio avviso, più che un'esperienza di lettura, un'esperienza sensoriale. Leggendo, ci si rende conto che il tentativo di comprendere praticamente i contenuti di questi scritti, porterebbe ad una snaturazione degli stessi, proprio perché ricchi di una espressività inspiegabile. Temi ricorrenti si ritrovano nella descrizione di paesaggi e luoghi del nostro Sud, come il mare e la stessa Copertino, paese in cui vive lo scrittore. Si nota, inoltre, una ricorrente inquietudine che salta fra la decadente materialità corporea e la ricerca di un benessere esistenziale che sia oltre... Oltre cosa? Forse è proprio questa la ricerca costante che Pierfrancesco racconta con la sua poesia: credo che voglia ricercare solo la leggerezza, quella essenziale dell'essere, che vada oltre il peso del corpo, oltre il pensiero della vita, oltre l'imbarazzante, giornaliero sfiorare della morte, in ogni sua forma; oltre l'annichilimento delle tradizioni, oltre il volere, oltre Dio. (dall’introduzione di Maurizio Leo)
L’immagine in copertina è stata realizzata da Giada Rosafio per la raccolta di versi di Pierfrancesco Gatto
domenica 17 marzo 2024
The Rapids - Le rapide di Yogesh Patel (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Nella sua produzione poetica, Yogesh Patel non ha mai avuto timori nel mostrarci gli aspetti più duri dell’esperienza dell’immigrato, in specie: la difficoltà di essere accettati e di trovare un senso di appartenenza. Il suo approccio spicca nella poesia contemporanea; laddove altri autori tentano di mascherare quella sofferenza, o di trattarla per allusioni, Patel la pone in primo piano e al centro, così che risulti ineludibile e debba essere affrontata. (Traduzione a cura di Angela D’Ambra)
Commento di Rishi Dastidar
(Pubblicato su Residenze Poetiche nella traduzione di Matteo Galluzzo)
I siti web dell’autore sono:
www.patelyogesh.co.uk e www.skylarkpublications.co.uk
In copertina:
Audrey Margeridon, artiste de l’imaginaire
“Qui sera le plus rapide?”, 2019, Olio su tela.
https://www.audreymargeridon.com/
sabato 16 marzo 2024
PRIMA NAZIONALE A COMO di “Percezioni Comasche” Come Como e il suo lago: la poesia di Dante Maffia (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
SABATO 16 MARZO ore 18 presso The Art Company, Via Borgovico 163 (cortile interno) ci sarà la prima nazionale del libro di poesie “Percezioni Comasche” - Come Como e il suo lago di Dante Maffia, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2024. Dialogano con l’autore Vincenzo Guarracino, critico letterario e poeta e Laura Garavaglia, presidente de La Casa della Poesia di Como ODV. Evento nato dalla collaborazione tra La Casa della Poesia di Como , The Art Company di Como, e i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
“Non è facile scrivere sui luoghi che si conoscono troppo. Il clima piovoso anche qui favorisce gli alberi e i fiori. Non so se questo sia il più bello, certamente è il lago più nobile, anche perché è il più carico di storia e di letteratura divenute paesaggio… Anche il ramo di Como ha però una tinta scura; sulle acque tortuose ed incassate tra i monti ristagnano gli aromi versati dagli antichi parchi, il tiglio, l’olea fragrans, la gardenia, la magnolia, il giglio, gli aromi della nostra letteratura ottocentesca… I tramonti sono stupendi sulle acque che svoltano tra le montagne, e paiono senza fine. I villaggi sul lago, listati di portici bassi, non hanno un aspetto lacustre. Ma sembrano antichi porti di repubbliche marinare dalle minime proporzioni…. il comasco si è avvezzato a nascere setaiolo”.
(GUIDO PIOVENE)
“Ma questa volta una voce m’ha fermato. Quella del Lago, del cielo, del tramonto
che stava andando via
felice col suo rosso corteo di riverberi? Una voce suadente,
come stilla d’arpa che scantona per rimproverare il poeta,
per dirgli forse la bambina calabrese adesso è qui,
tu non lo puoi sapere.
E io che nei dubbi cado a picco e m’illudo di entrare nella danza dell’effimero gioco dell’Amore mi sono fermato al Metropole & Suisse,
ho aperto il balcone della stanza e ho inseguito l’eco della voce.”
La città di Como ha ricevuto, fin dalla sua fondazione, elogi e riconoscimenti per la sua bellezza, per la sua ubicazione, per il suo lago tra i più belli del mondo, e anche per il clima, per la saggezza e la lealtà della gente, per il senso di civiltà sempre dimostrato. Un libro da me curato, “In un lago infinite di promesse” (seconda edizione 2021), raccoglie sessantotto testi tutti dedicati a Como, a dimostrazione della mai interrotta tradizione che, come ebbi a scrivere nella Prefazione, “È un omaggio alla bellezza del nostro lago, espressa nella molteplicità di immagini, di suoni, di suggestioni che le poesie di questa raccolta antologica suscitano nel lettore”. È con grande piacere quindi che scrivo questa prefazione alle poesie di Dante Maffia, che a Como e al Lago ha dedicato ben cento poesie. Egli è noto per gli innamoramenti di alcune città, dalla sua Roseto, dove è nato, davanti al mare di Ulisse, a Roma, dove vive, a Matera, a Galatina, a Kyoto, a Reggio Calabria, a Craiova, a Torino e quindi non poteva mancare Como, travolgerlo in una passione che ha ridato nuova luce a luoghi, personaggi e monumenti creando una sorta di album ideale nel quale trovano posto però anche gli umili della città, gli scorci più impensati, i ricordi di una panchina, di un albero, di una passeggiata. Dante Maffia è poeta laureato e acclamato ormai in vari Paesi del mondo, si pensi che in Giappone sono usciti ventuno volumi di haiku tradotti da Mariko Sumikura, si pensi ai riconoscimenti ricevuti dai Presidenti della Repubblica Ciampi e Napolitano, ai premi prestigiosi ricevuti, alla candidatura al Premio Nobel voluta dalla Regione Calabria, ai Convegni che si sono fatti sulla sua attività, alle tesi di laurea assegnate in molte università italiane e straniere sulla sua poesia e sulla sua narrativa e si avrà l’idea della sua personalità poliedrica, della sua prodigiosa prensilità nel saper cogliere a volo le essenze di un luogo e darne il senso profondo della bellezza. Queste poesie sono un significativo omaggio di Dante Maffia a Como e al Lario: il poeta ha saputo individuare momenti di alta poesia vivendo la città, naturalmente a suo modo, vivendo il Lago (adopero la maiuscola come fa lui) fuori dagli stereotipi, a volte perfino in una sorta di sogno surreale, sempre acceso da scintille liriche efficaci e suggestive. Non parlo con interesse campanilistico, ma con l’obiettività di chi conosce bene Como e conosce bene anche la valanga umana e poetica del poeta calabro romano. Il lettore scoprirà in questo libro una Como e un Lago che hanno voci suadenti non perché siano semplicemente scenario e paesaggio ricco, piuttosto perché Maffìa ha saputo individuare aspetti sconosciuti e direi invisibili per molte ragioni. Già, proprio come dice Rainer Maria Rilke, Maffìa è “un’ape dell’invisibile” e ci regala il mistero di risvolti che normalmente noi comaschi non percepiamo perché presi dalla quotidianità, intrisi del “gioco consueto degli incontri e degli inviti” fino a fare, a volte, della vita, “una stucchevole estranea” (Kavafis). Si noti la freschezza anche degli haiku, la delicatezza del dettato, la grazia con cui coinvolge anche me e altri amici nel discorso poetico. Posso negare che mi ha fatto piacere? Sarei ipocrita. Anche perché Maffìa non è facile ai doni della poesia se non si sente coinvolto anima e corpo nelle passioni e nella stima delle persone. La passione per Como la si sente vibrare con evidenza in ognuno dei versi che a volte sono vere e proprie pennellate, quadri indelebili che coagulano gli umori della città e del Lago e ne fanno un teatro affascinante. Questa raccolta è una passeggiata difficile da dimenticare una volta compiuta. Si tratta di una passeggiata calda, viva, dove la semplicità ha il maggiore peso, dove la trasparenza del dettato poetico è utilizzata come uno specchio che rifrange e sconvolge le immagini ritagliandole in una nuova dimensione in cui l’essenzialità s’innesta prepotentemente alle ragioni dell’anima, del cuore, della cultura e dell’invenzione. Un vero e proprio lago di poesia (LAURA GARAVAGLIA – PRESIDENTE DELLA CASA DELLA POESIA DI COMO, POETESSA)
Dante Maffia è uno dei maggiori poeti d’Italia, come hanno testimoniato Palazzeschi, Pasolini, Sciascia, Caproni, Luzi, Bodei, Magris, Stella, Borges e Brodskji. Ha scritto anche romanzi, saggistica e teatro. È tradotto in oltre trenta lingue. In Giappone esiste addirittura un “Premio Dante Maffia” per gli haiku. Il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi lo ha insignito di Medaglia d’oro alla cultura. Tra i premi vinti il “Viareggio” e il “Giacomo Matteotti” svoltosi nel Parlamento. È membro effettivo dell’Accademia Eminescu a Craiova e da alcuni anni candidato al Premio Nobel. Alla sua opera sono state dedicate quindici monografie e trentacinque tesi di laurea. Ha ricevuto due lauree honoris causa e molte cittadinanze onorarie.
Info link
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/01/percezioni-comasche-di-dante-maffia.html
venerdì 15 marzo 2024
E se nel giallo ti vedrò di Marcello Buttazzo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno) rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo poetico di Marcello Buttazzo. (Vito Antonio Conte)
In fondo la poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo. (Roberto Dall’Olio)
giovedì 14 marzo 2024
Nottario: Aforismi 2015 – 2021 di Marco Ercolani (collana Dissensi a cura di Donato Di Poce) edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Al mio Nottario metto mano ogni giorno, scrivendo quello che è il contrario di un Diario: se il “diario” accoglie le annotazioni diurne della percezione, il “nottario” rivela i soprassalti notturni del pensiero. Il mio Nottario non è dissimile dal Palais Ideal del postino Ferdinand Cheval, assemblato pietra dopo pietra, notte dopo notte, in decenni di semifolle lucidità: è questo il mandato a cui devo obbedire. Senza libri a cui obbedire la vita perde senso: libri che siano sorgenti, matrici, inizi, come lo è questo Nottario, crogiuolo di possibili opere in corso. (Marco Ercolani)
La foto di copertina è di Paola Mongelli
La foto in quarta di copertina è di Chiara Romanini
mercoledì 13 marzo 2024
Presentazione dell' antologia La Voz de las Mujeres en la poesia italiana de Hoy - Universidada Autónoma de Nuevo León, Mexico a cura di Emilio Coco
GIOVEDÌ 14 MARZO ore 18 presso la Casa delle Donne, Via Marsala 10, Milano ci sarà la presentazione dell’antologia La Voz de las Mujeres en la poesia italiana de Hoy Universidada Autónoma de Nuevo León, Mexico a cura di Emilio Coco. Condurrà Diana Battaggia. Interverrà il curatore Emilio Coco. L’Evento è nato dalla collaborazione tra La Casa delle Donne di Milano, La Casa della Poesia di Como, La Casa delle Artiste e I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
L’antologia (tutta al femminile) La voz de las mujeres en la poesia italiana de hoy , tradotta in spagnolo e curata da Emilio Coco, è pubblicata da Universidad Autónoma de Nuevo Leon (Mexico)
Le autrici incluse sono 12, tutte di spessore (Antonella Anedda, Elisa Donzelli, Giovanna Frene, Laura Garavaglia, Paola Loreto, Annalisa Manstretta, Giovanna Rosadini, Eleonora Rimolo, Antonella Sbuelz, Anna Segre, Francesca Serragnoli, Gabriella Sica). Saranno presenti numerose fra di esse.
Il curatore Emilio Coco sarà presente e potrà argomentare cosa significa tradurre voci femminili, quale “abito” – oltre a quello del linguista – bisogna essere in grado di indossare, sorprese e criticità oltre a relazionare sul senso di questa antologia che, nella nota introduttiva, così condensa: la scrittura poetica italiana delle donne risulta fra le più accattivanti della fine del XX secolo e della prima decade del XXI. Mentre i poeti utilizzano forme ripetitive e obsolete, le poetesse sono portatrici di una parola poetica colma di eccezionale vitalità. Diana Battaggia conduce l’evento
Le poetesse: Antonella Anedda, Elisa Donzelli, Giovanna Frene, Laura Garavaglia, Paola Loreto, Annalisa Manstretta, Giovanna Rosadini, Eleonora Rimolo, Antonella Sbuelz, Anna Segre, Francesca Serragnoli, Gabriella Sica.
Questa antologia non vuole distanziarsi da niente e nessuno. È giustificata solo dal fatto che la poesia scritta da donne è certamente uno degli aspetti più eclatanti della produzione letteraria italiana del Novecento e dei primi due decenni del XXI secolo, anche se questo non è ancora stato esplicitamente dichiarato. Mentre gli uomini ripetono stancamente forme e tecniche obsolete le donne, nella più assoluta autonomia, si sono fatte portatrici di una parola poetica ricca di vitalità e di eccezionale vivacità umana, offrendo lezioni esemplari anche dal punto di vista della dell'aggiornamento tecnico-linguistico.
Dall’introduzione a cura di Emilio Coco - Traduzione di Laura Garavaglia
Español - Esta antología no quiere estar separada de nada ni de nadie. Solo se justifica con la constatación de que la poesía escrita por mujeres es seguramente uno de los aspectos más llamativos de la producción literaria italiana del siglo XX y de las dos primeras décadas del siglo XXI, aunque eso todavía no se haya dicho explícitamente. Mientras los hombres repiten con cansancio formas y técnicas obsoletas, las mujeres, en la más absoluta autonomía, se han hecho portadoras de una palabra poética llena de vitalidad y viabilidad humana excepcional, ofreciendo lecciones ejemplares también desde el punto de vista de la actualización técnico-lingüística.
martedì 12 marzo 2024
Abitare la ferita di Valentina Casadei Collana FUOCHI diretta da Ottavio Rossani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Nuova pubblicazione di rilievo internazionale per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno per la collana FUOCHI diretta da Ottavio Rossani. Si tratta di un progetto editoriale, quello appunto della collana FUOCHI, che prevede poche uscite annuali, e verte fondamentalmente sull’individuazione di quelle voci poetiche italiane, che secondo Rossani generano, mantengono e comunicano un “fuoco” di forza stilistica, formale e metrica in grado di incendiare gli animi del lettore.
“Abitare la ferita” è una sequenza di testi lievi, ma dolorosi. Il dato di fatto è che l’amore muore. È “lui” che non funziona più, che si allontana. Lei non sopporta la sofferenza. Non l’accetta. E il tentativo di spiegarla non la conforta. Deve elaborare la separazione, deve curare la ferita. Il corpo reagisce rifiutando la realtà. Sembra impossibile poter continuare a vivere, recuperare tutto ciò che manca nel vuoto della distanza. Non può non ripensare (ricordare, interrogare) al deterioramento del legame: “più mi avvicinavo, più ti allontanavi”. Sul corpo e nella mente, fisicamente e ariosamente, si addensano ira, delusione, sfiducia nell’immaginare un nuovo percorso di vita e d’amore. Eppure, lentamente, diremmo naturalmente, qualcosa si muove, le ipotesi di risveglio dall’apatia si moltiplicano. “Non sono solo io ad aver perso un amore, un amico”. I segnali sono discontinui: i sogni ricominciano a regalare immagini nuove, le parole pensate aiutano a ridurre i contorni della ferita (anche se lei, sente “assottigliarsi la pelle che circonda la ferita”), mentre ancora identifica luoghi, persone, cose che appartengono a un passato che non vuol passare. Tuttavia tutto progressivamente si sfuoca. Nessuno può spiegare perché finisce l’amore. Non c’è un momento preciso in cui si può identificare la caduta; non c’è un percorso canonico di salvezza o di recupero del rapporto “strappato”. C’è solo il presente inesorabile. Il dolore è troppo grande per poter razionalizzare l’accaduto. Solo il tempo, o l’allontanamento dai luoghi in cui la vicenda si è rotta, può lenire lo “strazio”. Lei si domanda: sono io a non aver capito nulla, a non aver saputo intuire le debolezze e agire per rafforzare il rapporto, il dialogo, la tenerezza. I ricordi del suo profumo, del suo modo di muoversi, dell’inadeguatezza dei suoi comportamenti (senza rimedio quell’arrivare sempre in ritardo), servono ben poco per cercare un chiarimento (surreale, impossibile). Dunque, tutto è accaduto perché doveva accadere. Lentamente lei, donna ferita, ma ansiosa di trovare un nuovo orizzonte ricostruttivo (“uno straccio di sopravvivenza”), comincia a ipotizzare, desiderare, un’uscita dall’autocommiserazione: “… il mio nuovo voto/ ritornare a possedere il cielo”. I versi sono puliti, il ritmo è coerente alla discontinuità del sentimento, la lingua è libera da controsensi, spesso la linearità si esprime in versi più lunghi degli altri. La scrittura è asimmetrica, ma coerente agli scompensi da ricomporre. Riparte la sua “rivoluzione” proprio con i versi, e se anche ci sono molti “nodi da slegare”, troverà “la parola che non ti appartiene e che mi salverà”. La salvezza è una nuova lingua, che indica il nuovo modo di intuire il proprio essere. (dalla prefazione di Ottavio Rossani)
In copertina: Ottavio Rossani
La donna del sogno - (particolare)
acrilico su tela, 2000 - cm. 50 x 70
Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana. Diplomata in storia del cinema al Dams di Bologna e in sceneggiatura all’Eicar di Parigi, ha scritto e diretto due cortometraggi, "Giusto il Tempo per una Sigaretta” (Italia, 2020). e “Ronde Nocturne” (Francia, 2024). Sue poesie e racconti brevi sono apparsi su varie riviste letterarie italiane cartacee e online. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie: "Tormento Fragile" (Bertoni, 2018), "Il Passo dell'Inerzia" (SaMa, 2020), "Uno Più Uno Fa Uno" (Ensemble, 2020) e in Francia, “Plainte Contre A”(Maintien de la Reine, 2023) e “Habiter la Blessure” (Éditions du Cygne, 2023). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Carver nel 2022. Attualmente insegna sceneggiatura all’Eicar, è lettrice di sceneggiature per il CNC e sta sviluppando il suo primo lungometraggio, “L’Enfant Seul”, iniziato all’Atelier Scénario della Fémis di Parigi. “Abitare la ferita” è la sua sesta raccolta. Queste poesie non sono altro che un piccolo tentativo di rinascere dalle ceneri. Quando lo strappo di una rottura guasta, sboccia un sorprendente bisogno di riparazione e ricostruzione, che spesso comincia dal potere salvifico che risiede nella condivisione: di questi testi, per esempio.
Info
Collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani
https://collanafuochidirettadaottaviorossani.blogspot.com/
Abitare la ferita di Valentina Casadei
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/02/abitare-la-ferita-di-valentina-casadei.html
Valentina Casadei
Scénariste / Réalisatrice / Auteure
lunedì 11 marzo 2024
UNA PERLA CHE PUÒ SOLO ASSAPORARE IL MARE di Bill Wolak ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
William Wolak nel 2007 è stato selezionato per partecipare a una delegazione di amicizia in Iran sponsorizzata dalla Fellowship of Reconciliation, la più grande e antica organizzazione interconfessionale americana per la pace e la giustizia. Durante l’estate del 2010, il Nostro ha soggiornato in Cina e Giappone, inviato dal National Consortium for Teaching about Asia. Ha partecipato inoltre a vari Festival Internazionali di poesia in India e in Europa, tra cui Mihai Eminescu di Craiova, Romania; Europa in versi, Como, Italia; al Festival Internazionale di Poesia di Pesaro, Italia; alla Settimana Internazionale di Poesia Xichang-Qionghai Silk Road, Xichang, Cina; all’Ethnofest, Pristina, Kosovo e alla Settimana Internazionale di Poesia di Chengdu, Chengdu, Cina.
Traduzione a cura di Laura Garavaglia
Translated by Laura Garavaglia
williamwolak@netzero.net
domenica 10 marzo 2024
Sulle tracce della Poesia di Donato Di Poce con la prefazione di Gino Ruozzi ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Da oltre vent’anni Di Poce sta tenacemente proponendo le ragioni della letteratura contro ogni possibile degrado di umanità. Lo fa con coraggio e coerenza, alternando l’affilato epigramma e il luminoso aforisma. Di Poce è un esploratore di generi e si muove con scioltezza dall’arte alla letteratura, dalla poesia al saggio all’aforisma. Anche sul piano lessicale egli cerca di aprire nuovi orizzonti affidandosi alle risorse della «creattività» e alle forme in evoluzione dei «poesismi», coniugando etica ed estetica, come indicano gli Appunti per una nuova estetica della visione e una nuova etica fotografica (2012)…” Prof. Gino Ruozzi
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Il Mar Rosso, crocevia strategico per il commercio internazionale, è nuovamente al centro di una preoccupante escalation di tensioni. N...
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L'invasione di Taiwan da parte della Cina è un'ipotesi che aleggia da decenni, ma che negli ultimi anni ha acquisito nuova concre...