Nelle ultime settimane, sui social media e sui siti di teorie del complotto, si è diffusa la voce che gli incendi che hanno devastato l'isola di Maui, nelle Hawaii, siano stati causati da raggi laser di colore blu.
Secondo questa teoria, gli incendi sarebbero stati appiccati da un gruppo di persone che utilizzavano armi ad energia diretta, programmate per colpire tutto quello che incontravano con raggi laser di colore blu.
Questa teoria è stata alimentata da alcuni video che mostrano ombrelloni di colore blu che sono rimasti indenni dagli incendi, mentre tutto ciò che li circondava è stato distrutto.
Tuttavia, non ci sono prove concrete che supportino questa teoria.
Le autorità locali hanno affermato che gli incendi sono stati causati da un fulmine, che ha colpito un albero.
Inoltre, i meteorologi hanno confermato che le condizioni meteorologiche dell'isola di Maui erano favorevoli alla propagazione degli incendi, con venti forti e temperature elevate.
È quindi più probabile che gli incendi siano stati causati da un evento naturale, piuttosto che da un atto deliberato.
Le teorie del complotto
La teoria dei raggi laser è solo una delle tante teorie del complotto che sono state diffuse sui social media in relazione agli incendi di Maui.
Un'altra teoria sostiene che gli incendi siano stati appiccati dagli abitanti più ricchi dell'isola, che avrebbero voluto acquistare la terra distrutta a un prezzo agevolato, così da utilizzarla per ricostruirvi una città smart e moderna.
Questa teoria è altrettanto infondata.
Gli incendi hanno causato danni ingenti all'isola di Maui, e sarebbe impensabile che qualcuno possa averli appiccati intenzionalmente.
La teoria dei raggi laser è una bufala. Gli incendi di Maui sono stati causati da un fulmine, e non ci sono prove che indichino che siano stati appiccati da un atto deliberato.
È importante diffidare delle teorie del complotto, che spesso si basano su prove inesistenti o fuorvianti.
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